Ci sono casi in cui le etichette hanno un ruolo davvero fondamentale e quindi vanno preparate con particolare attenzione. Le etichette per prodotti chimici e miscele rientrano in questa categoria perché sono il primo strumento di informazione sulla pericolosità della sostanza o della miscela.
Il regolamento CE n. 1272/2008 (CLP – Classification, Labelling, Packaging) prevede che sulle etichette dei prodotti chimici debbano esserci:
– nome, indirizzo e numero di telefono del fornitore o dei fornitori;
– quantità nominale della sostanza o miscela contenuta nel collo messo a disposizione;
– identificatori di prodotto (nome e numeri);
– eventuali pittogrammi di pericolo;
– avvertenze, se ci sono;
– indicazioni di pericolo, se ci sono;
– eventuali consigli di prudenza;
– informazioni supplementari, se necessarie.
Le Indicazioni di pericolo o frasi H, così come indicato dal regolamento CLP, sono codificate con un codice alfanumerico univoco costituito dalla lettera H e da tre numeri, di cui il primo indica il tipo di pericolo:
– 2: pericolo fisico;
– 3: pericolo per la salute;
– 4: pericolo per l’ambiente.
Gli altri due numeri corrispondono alla numerazione sequenziale dei pericoli quali esplosività (codici da 200 a 210), infiammabilità (codici da 220 a 230), ecc.
I pittogrammi sono disegni caratterizzati da una losanga con fondo bianco e bordo rosso contenente il simbolo nero. Nel regolamento CLP sono previsti 9 tipologie di pittogrammi:
– 4 pittogrammi di pericolo fisico,
– 4 pittogrammi di pericolo per salute
– 1 pittogramma di pericolo ambiente
Per le miscele pericolose in etichetta, dove applicabile, è previsto anche l’UFI (Unique Formula Identifier, costituito da 16 caratteri alfa numerici) che va a stabilire un legame univoco tra le informazioni sulla composizione del prodotto che le imprese trasmettono a ECHA (l’Agenzia Europea della Sostanze Chimiche) e il prodotto che va sul mercato. Entro il 2025 l’UFI sarà obbligatorio sull’etichetta di tutti i prodotti classificati pericolosi per la salute o che possono causare pericoli fisici. Le informazioni sulla composizione delle miscele sono poi fondamentali per i centri antiveleni che intervengono in casi di emergenza sanitaria.
Etichette resistenti e leggibili
Alla luce di tutte queste indicazioni è chiaro che questo tipo di etichette deve rispondere a precisi criteri di durabilità e leggibilità, essere resistente e dare indicazioni chiare per la sicurezza e la consapevolezza di chi ha a che fare con i prodotti; si deve capire subito gli eventuali rischi a cui si è esposti durante l’uso e quali sono le precauzioni da prendere per il corretto utilizzo, la conservazione e lo smaltimento.
Le etichette per prodotti chimici e miscele devono resistere a particolari sollecitazioni e aderire il più a lungo possibile, non devono essere danneggiate dalle sostanze chimiche e dalle condizioni atmosferiche all’esterno.
Con l’avvento delle stampanti Inkjet si stanno sviluppando materiali con le certificazioni necessarie a questi prodotti, come la British Standard 5609 (BS5609) fondamentale per le etichette utilizzate principalmente nel trasporto di sostanze chimiche pericolose via mare.
Etiprint può produrre le etichette neutre per queste stampanti Inkjet, oppure l’etichetta sia completa che parzialmente stampata in materiali classici che possono essere sovrastampati a trasferimento termico (leggi qui la differenza tra stampanti Inkjet e stampanti a trasferimento termico).
La scelta del giusto materiale è quindi indispensabile per avere un’etichetta indistruttibile, resistente all’abrasione e agli agenti chimici. Etiprint sa quale materiale consigliare in base al supporto a cui deve aderire e al contenuto.
Per quanto riguarda gli adesivi l’azienda rende disponibile un’ampia gamma di colle permanenti adatte a qualsiasi superficie ed applicazione.
Per un’etichettatura dei prodotti chimici e delle miscele sicura chiedi un preventivo.